Le foreste rappresentano una parte importantissima del pianeta, in quanto provvedono a mandare avanti il ciclo della vita, grazie alla loro produzione di ossigeno.
Tra i diversi motivi per cui una foresta può essere considerata di fondamentale importanza però ve ne sono anche altri, che verranno indicati in seguito e approfonditi.
Oltre a questo, può essere molto interessante scoprire quali siano i vari tipi di foresta che esistono nel mondo, per capire le loro caratteristiche e comprendere al meglio l’importanza che rivestono per la vita umana, per quella animale e per quella vegetale.
Tra le tipologie principali e in base alla latitudine, se ne possono distinguere quattro diverse:
- foreste temperate;
- foreste tropicali tra cui si distingue quella equatoriale e monsonica;
- foresta mediterranea;
- foresta boreale.
Foreste Temperate
La foresta temperata è tipica delle aree temperate e in particolare è presente sulle coste americane settentrionali, nel continente asiatico nordorientale e nella zona centrale e occidentale del continente europeo.
La sua caratteristica principale è quella di possedere un tipo di suolo molto ricco e particolarmente fertile. Per quanto riguarda la fauna, si possono trovare cervi, volpi, lupi, ma anche molti orsi, roditori e cinghiali.
La flora invece è caratterizzata da alberi a foglie larghe e piante ad alto fusto e in particolare si trovano molte querce, betulle, faggi, aceri. Il legno che deriva da questa tipologia di vegetazione è purtroppo molto richiesto per la realizzazione di mobili e altre costruzioni.
Per questo motivo, la foresta temperata è uno dei principali bersagli della mano dell’uomo, ma non solo. Molte porzioni di questo tipo di foresta vengono spesso cancellate, per sfruttare il terreno dal punto di vista agricolo. Oggi le foreste temperate purtroppo sono state decimate.
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Foreste Tropicali
Anche la foresta tropicale, indicata pure con il termine “pluviale”, deve il suo nome alla zona in cui si trova, ovvero quella dei Tropici. Gli elementi principali che la caratterizzano sono l’elevato tasso di umidità e la temperatura che di solito è quasi sempre compresa tra i 20 e i 25°C.
Possono tuttavia esserci delle variazioni di circa 5°C in casi particolari o durante il passaggio dalla stagione calda a quella più fredda.
Le zone in cui si trova questo tipo di foreste presentano un alto tasso di precipitazioni, fattore che rende molto rigogliosa la vegetazione, che costituisce il 3% della flora di tutto il mondo.
La foresta pluviale amazzonica oggi è la foresta tropicale più estesa nel globo e comprende parti di diversi Stati, come il Brasile, Venezuela, Perù, Ecuador, ma anche Colombia, Bolivia e Guyana.
Molto caratteristiche anche le liane, che ricoprono in modo fitto l’ambiente, il quale non possiede invece il sottobosco. Tale caratteristica è dovuta al fatto che i raggi solari non riescono a penetrare in questa fitta vegetazione. Questi elementi permettono a tale tipo di foresta di assumere anche il nome di “giungla”.
La foresta pluviale garantisce inoltre il 20% del tasso di ossigeno in tutto il pianeta, ma viene anche considerata la “più estesa farmacia della Terra”, in quanto un quarto dei principi attivi che vengono adoperati in farmacologia proviene proprio dalla vegetazione presente in questo tipo di foresta.
Per quanto riguarda la fauna, si trovano molti pipistrelli, tante specie di volatili come pappagalli, ma anche molti rettili, anfibi, scimmie e molti carnivori. Tra questi il leopardo, il giaguaro, la tigre.
Le foreste tropicali inoltre si possono suddividere in:
- foresta pluviale sempreverde;
- foresta pluviale stagionale;
- foresta secca;
- foresta montana;
- conifere tropicali;
- conifere subtropicali;
- foresta subtropicale;
- foresta pluviale equatoriale;
- foresta monsonica.
Le ultime due meritano un approfondimento particolare, perché presentano caratteristiche che permettono loro di contraddistinguersi in modo più netto dalle altre.
Particolari tipi di foresta tropicale: ecco la Foresta Equatoriale o Pluviale Tropicale e quella Monsonica
Sebbene la foresta pluviale equatoriale, chiamata anche solo “equatoriale” secondo gli esperti faccia parte della categoria delle foreste tropicali, tuttavia presente elementi che meritano di essere approfonditi.
Esistono anche opinioni contrastanti tra i ricercatori, in quanto alcuni identificano la tipologia equatoriale con la pluviale tropicale, mentre altri preferiscono distinguere le due tipologie.
Questo gruppo di esperti sostiene che la foresta equatoriale si trovi proprio in prossimità delle zone equatoriali e in particolare in Australia, Asia, Africa, Sud America. In più tale tipo ci sarebbe un maggior numero di specie rispetto alle foreste pluviali tropicali.
Esistono tuttavia molte caratteristiche comuni tra una foresta equatoriale e quella “tropicale propriamente detta”, in quanto il sottobosco è sempre scarso, i raggi del Sole non penetrano in profondità, il tasso di umidità è elevato, come le precipitazioni.
Per quanto riguarda invece la foresta monsonica, questa rientra nella categoria di foreste tropicali, ma a differenza delle altre sottocategorie, presenta differenze stagionali. Oggi si trova soprattutto in Asia e in particolare in India e Cina, ma anche nelle zone orientali e occidentali africane, in Australia e Brasile.
La vegetazione non è eccessiva e le dimensioni degli alberi non sono particolarmente estese. In più questi ultimi sono abbastanza distanziati tra di loro e presentano radici che arrivano in profondità nel terreno.
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Un altro tipo di foresta: quella Mediterranea
Una categoria completamente a sé di foreste è il tipo mediterraneo che si trova nelle zone mediterranee e di solito in quelle submontane. Occorre distinguere però tra due tipologie diverse: la foresta mediterranea decidua e quella sempreverde.
Nel primo caso si ha un clima mediterraneo vero e proprio durante il periodo autunnale e invernale, ma anche un clima continentale durante la stagione più calda. In più la decidua ha una vegetazione composta principalmente da alberi a foglia caduca.
La sempreverde invece ha inverni più miti e precipitazioni moderate, mentre per quanto riguarda la vegetazione, si hanno principalmente piante sclerofille.
Foresta Boreale
La foresta boreale si trova nelle omonime zone e in particolare in Siberia, Alaska, Canada, ma anche altre aree della Russia. La caratteristica principale è che ospita conifere e anche piante sempreverdi, e numerosi aghiformi.
In più presenta un’estate mite e inverni molto lunghi e freddi. Un’altra denominazione di questo tipo di foresta è “taiga” e per quanto riguarda la fauna, vi sono numerosi animali con pelliccia, i quali possono resistere alle temperature più rigide di questo ambiente.
Perché le Foreste Sono Importantissime per la Vita del Pianeta?
Vi sono numerosi motivi che possono essere indicati per capire perché le foreste sono importantissime per la vita del pianeta. Tra questi, quello principale è l’ossigeno, indispensabile per la sopravvivenza della Terra e per tutti gli esseri viventi.
Si pensi infatti che un solo albero garantisce l’assorbimento dell’anidride carbonica e contemporaneamente emette ossigeno, quindi un complesso di vegetazione fitta, come una foresta, rappresenta un vero e proprio “polmone verde”.
Se tale motivazione è fondamentale, ve ne è un’altra non meno importante: il fatto che le foreste siano habitat naturali per diverse specie di animali, ma anche di piante e in alcuni casi persino di esseri umani, come gli indigeni.
Oltre a questo, ogni foresta presenta un ruolo importantissimo nel ciclo naturale, in quanto contribuisce all’equilibrio terrestre, fornendo cibo, acqua, vita. Si pensi infatti a quanti funghi sono commestibili, ma anche alcuni tipi di insetti, frutta, pesci e così via.
Importante anche un altro ruolo che una foresta può detenere e che riguarda la funzione di “barriera”. In effetti, gli alberi molto alti e la vegetazione molto fitta possono essere un ottimo modo per riuscire a bloccare o almeno a ridurre la forza del vento, soprattutto l’arrivo di cicloni.
I venti possono anche spazzare via interi raccolti, case, a seconda della loro natura. Per questo motivo, una foresta può essere un sistema ideale per bloccarne l’avanzata, evitando il verificarsi di incidenti spiacevoli per i campi agricoli, ma anche per la vita umana e/o animale.
Una foresta inoltre può anche fermare o ridurre la forza di maremoti, a seconda della loro intensità, oppure può fungere da “serbatoio di acqua”, trattenendo le precipitazioni con le profonde radici degli alberi. In questo modo, si riesce anche a evitare l’erosione del suolo e si riduce persino il pericolo di frane.
Oltre a queste motivazioni che indicano perché una foresta è così importante per la Terra, se ne deve anche sottolineare una già accennata: la possibilità di sfruttare la vegetazione presente nelle foreste per poter realizzare medicinali a base di erbe.
Come si è visto, questo tipo di ambiente è di fondamentale importanza e la distruzione che l’uomo compie su queste aree rischia di compromettere l’equilibrio naturale dell’intero pianeta. Ogni persona può cercare di limitare questi danni, prima di tutto rispettando sempre l’ambiente naturale, non solo evitando sprechi, ma anche evitando di gettare rifiuti in aree verdi.