I laghi possono essere di diversa tipologia e la classificazione più seguita è quella riguardante la loro origine.
Nonostante questo, un lago può possedere denominazione e caratteristiche differenti rispetto agli altri, anche per la sua composizione. Si pensi ad esempio ai “laghi salati”, completamente diversi dai restanti, che sono di acqua dolce.
Ulteriore elemento che può distinguere una massa d’acqua del genere dalle altre è la posizione. Non sempre ad esempio, i laghi si trovano sulla superficie terrestre, ma ne esistono categorie particolari, come quella dei laghi sotterranei o sottomarini.
Di seguito saranno indicate 12 tipologie lacustri considerate come quelle più note e più particolari, ovvero:
- il lago tettonico;
- il lago vulcanico;
- il lago glaciale;
- il lago costiero;
- il lago artificiale;
- il lago fluviale;
- il lago eolico;
- il lago biologico;
- il lago permanente;
- il lago di acqua salata;
- il lago sotterraneo;
- il lago sottomarino.
1. Laghi tettonici
Lago tettonico Tanganica, Africa
Il lago tettonico è una massa di acqua che possiede questa denominazione a causa della sua formazione. La sua origine infatti deriva dai complessi movimenti della Terra, o meglio della sua superficie, chiamata “crosta terrestre”.
Moti del genere vengono indicati dagli studiosi con l’aggettivo “tettonico”, da cui il nome lacustre.
Per comprendere al meglio il processo che porta questa tipologia di lago a formarsi, si deve pensare alle fratture della crosta della Terra, che possono anche susseguirsi nel corso di decine e decine di anni.
Il risultato sono laghi di forma abbastanza “stretta” e sviluppata principalmente in lunghezza. Nonostante la loro struttura sinuosa, un lago del genere è anche molto profondo e quelli principali che rientrano in tale categoria sono il lago Bajkal in Asia oppure il lago Tanganica. Anche in Italia è presente un famoso lago tettonico: il Trasimeno.
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2. Laghi vulcanici o craterici
Lago vulcanico Nyos, Camerun
I laghi vulcanici possono essere indicati anche con l’aggettivo “craterici” e si formano, come suggerisce la loro denominazione, proprio dove sorgono crateri di vulcani. In realtà possono anche originarsi da enormi aree concave sorte dall’urto di un meteorite con la superficie terrestre.
I crateri in questione ovviamente dovranno essere ormai privi di tracce di lava, anche perché laghi di questo tipo si formano proprio in seguito al riempimento di queste enormi zone, ad opera dell’acqua piovana. Un esempio è il lago Nyos in Camerun.
Masse d’acqua del genere di solito hanno forma circolare e le pareti del cratere che li ospita sono molto spesse e resistenti. In più non hanno emissari. Si deve sottolineare inoltre che non sempre un lago vulcanico rimarrà nell’area in cui nasce: l’acqua che lo compone infatti può anche defluire, a causa di una rottura del cratere, verso altre aree.
In alternativa, può anche subire evaporazione. Altra caratteristica di queste superfici lacustri è che solitamente ospitano forme di vita non solo vegetali, ma anche animali. Non è raro tra l’altro trovare laghi vulcanici la cui acqua è calda o composta da acidi, che in alcuni casi possono trasformarne il colore, rendendola ancora più particolare.
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3. Laghi glaciali
Un lago glaciale presenta questo nome perché la sua origine è dovuta alla presenza di un ghiacciaio, il quale con il passare del tempo ha subìto un’erosione. Non si tratta tuttavia di una fusione del ghiaccio, ma di una vera e propria disintegrazione del ghiacciaio iniziale.
Tuttavia va anche precisato che esistono casi in cui il lago si forma già prima che la presenza ghiacciata sia del tutto erosa. In questa casistica però sarebbe più opportuno parlare di “laghi subglaciali”, che si indicheranno in seguito, perché spesso sono laghi sotterranei.
Esistono inoltre altre tipologie della categoria glaciale, come il lago di circo e quelli vallivi. Per quanto riguarda i primi, si tratta di elementi lacustri che occupano un’area dalla forma circolare e si generano più a monte, rispetto alla posizione del ghiacciaio primario. I secondi invece sono situati molto più vicino a zone pianeggianti.
Un esempio di laghi glaciali sono il Lago Maggiore e quello di Garda.
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4. Laghi costieri
Si chiamano laghi costieri quelli presenti proprio in prossimità delle coste e in più sono caratterizzati da una forma sviluppata in lunghezza.
Per quanto riguarda la loro formazione, iniziano a originarsi quando cumuli ingenti di sabbia bloccano i fiumi, costituendo una sorta di cordone che viene indicato con il termine “lido”. Quando quest’ultimo blocca completamente la confluenza del fiume nel mare, il lago si sarà formato.
Questa tipologia è tipica di ambienti marini che presentano fondali bassi e in più le acque sono salmastre. Un esempio di questa categoria di acque lacustri sono i laghi di Lesina e quello di Varano, nel Gargano.
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5. Laghi artificiali
Lago artificiale di Corbara, Umbria, Italia
I laghi artificiali sono quelli formati grazie all’intervento dell’uomo, tramite l’uso di dighe. Lo scopo di queste opere umane consiste nel cercare di contenere una certa quantità di acqua, per adoperarla poi per le industrie oppure con intenti naturalistici, come realizzare un habitat per uccelli o altri animali, ma non solo.
La maggior parte delle volte, distese lacustri del genere sono sfruttate per la produzione di energia elettrica. In questi casi la diga serve proprio per interrompere il corso di un fiume, innalzando in questo modo i livelli delle sue acque, così da usare l’energia che proviene dalla cascata d’acqua.
Il fine per cui si realizza un lago artificiale però può essere anche estetico: si pensi a quelli presenti all’interno di parchi, creati proprio con l’intento di attirare il maggior numero di turisti possibile.
Uno dei laghi che fanno parte della categoria artificiale e abbastanza famoso è il lago di Corbara, che è stato originato dopo che è stato realizzato un bacino idroelettrico nei pressi del Tevere.
6. Laghi fluviali
Un’altra particolare tipologia di laghi è quella fluviale. Tale categoria comprende masse d’acqua che si accumulano se le acque del fiume non scorrono con una linea rettilinea, ma producono anse, a causa del terreno non omogeneo.
Lungo un percorso del genere, si possono quindi raccogliere acque che formano un vero e proprio lago, come il Carter Lake negli Stati Uniti.
7. Laghi eolici
Si chiamano in questo modo tutti quei laghi formati grazie alla presenza del vento. Di solito distese d’acqua di questo tipo sorgono su aree abbastanza aride e proprio per questo tali masse possono anche prendere il nome di “laghi interdunali”, dato che si trovano tra una duna e l’altra.
8. Laghi biologici
Il lago biologico fa parte di una categoria molto particolare, anche perché si tratta di laghi molto rari e anche di dimensioni abbastanza ridotte. La loro formazione è dovuta alle azioni della flora o della fauna.
Nel primo caso, la vegetazione che cresce può creare aree in cui convoglia l’acqua, fino alla formazione di un lago o può bloccare il corso di un fiume, fino a dare origine a una massa lacustre.
Tuttavia anche gli animali possono contribuire a tale formazione e tra questi vi sono i castori, che sono in grado di realizzare vere e proprie dighe naturali. Fanno parte però del gruppo di laghi organici, altro termine per indicare quelli biologici, anche i laghi corallini. Questi ultimi sono composti dalla formazione di barriere coralline che comprendono e racchiudono distese di acqua.
9. Laghi permanenti
Tutti i laghi permanenti sono quelli che presentano una quantità di evaporazione di gran lunga minore rispetto a quella di precipitazione, di conseguenza la loro massa d’acqua è sempre presente e raramente tende a diminuire.
Proprio per questo presentano una sorta di “stato permanente”. Esempi di laghi del genere sono quelli presenti nella parte orientale del continente africano, i Rift Lakes, oppure anche quelli situati nella parte settentrionale del continente americano, i Grandi Laghi del Nord America.
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10. Laghi di acqua salata
Un lago di acqua salata può anche essere indicato con l’espressione “lago salino” o semplicemente “lago salato”. Un’altra caratteristica, oltre alla salinità della sua acqua, è quella di non avere emissari. Oltre a questo, di solito queste acque lacustri si trovano in aree desertiche, come il Gran Lago Salato e il Mar Morto, ma anche il Lago d’Aral.
11. Laghi sotterranei
Un lago sotterraneo ha come caratteristica principale quella di essere presente sotto la superficie della Terra e se è composto da una sorta di “calotta glaciale”, ovvero presenta una volta ricoperta di ghiaccio, allora può prendere il nome di “lago subglaciale”, da non confondere con quello glaciale.
Un esempio di lago sotterraneo è quello di Saint Léonard, in Svizzera.
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12. Laghi sottomarini
Senza dubbio questa è una delle tipologie di lago più particolari in assoluto, non solo perché si tratta di una distesa di acqua presente sul fondale oceanico o su quello marino, ma anche perché presenta una concentrazione di sale davvero fuori dal comune.
Si tratta infatti di una massa acquosa con quantità saline così elevate che addirittura superano il triplo del livello salino delle acque circostanti e possono persino arrivare a misurare un grado di salinità fino a cinque volte di più.
L’elevata densità impedisce il rimescolamento delle sue acque con quelle del resto del mare o dell’oceano.
Per questo, al loro interno non vivono forme di vite animale, anche perché è possibile che in questo tipo di acque sia presente metano. Gli unici animali presenti vivono solo nelle aree marginali di questi laghi e in più sono esseri estremofili, quindi microrganismi con determinate caratteristiche che permettono loro di stare bene vicino ad ambienti simili.
Per quanto riguarda l’origine di queste masse lacustri, si tratta di sale depositato milioni e milioni di anni fa. Tali concentrazioni si dissolvono, fino a formare specchi d’acqua del genere.